Un museo occasione di incontro tra le generazioni
Parte integrante della Civitas Vitae Angelo Ferro il nostro museo e’ il simbolo della cultura dell’intergenerazionalita’
Il Museo Veneto del Giocattolo nasce nel 2006 con lo scopo di conservare e custodire la più ampia collezione in Veneto di giocattoli antichi, con pezzi unici che ne tracciano la storia da fine Ottocento agli anni Settanta del Novecento.
I giocattoli conservati ed esposti sono un’importante testimonianza artistica e artigianale, ma soprattutto ricoprono un ruolo fondamentale nella valorizzazione della dimensione della memoria e della relazionalità in particolare tra generazioni. Proprio per questo, il Museo ha sede all’interno del complesso “Civitas Vitae-Angelo Ferro”, il Centro Polifunzionale della Fondazione Opera Immacolata Concezione onlus in cui si trovano i cardini della cultura della longevità attiva, della ricerca e dell’innovazione tecnologica, della validazione di progetti sperimentali, della progettazione mirata, grazie a spazi innovativi compatibili con le esigenze della non auto-sufficienza, della terza età, dell’infanzia (Centro Infanzia-Clara e Guido Ferro), dell’adolescenza e dello sport (ASD Civitas Vitae Sport Education).
La Mission del museo è quindi recuperare il significato educativo, ludico, culturale del giocattolo, anche come esperienza del vissuto delle persone di età più longeve e come elemento di relazione con le generazioni più giovani. La componente relazionale è centrale nell’esperienza di visita al Museo Veneto del Giocattolo, non solo perché rende partecipi in prima persona i giovani visitatori, ma anche perché costruisce “nuovi ponti” fra generazioni diverse, lontane ma allo stesso tempo molto vicine.
In questo senso ricopre un’importanza fondamentale per il Museo lo speciale gruppo di persone longeve appartenenti all’Associazione Agorà, Laboratorio Terza Età Protagonista, formate specificatamente per occuparsi della gestione delle visite delle scuole. Questo team, “i Nonni del Cuore” collaborano con il Museo al fine di integrare la dimensione della relazione con quella della memoria, a partire da un ricordo creativo stimolato dal giocattolo. L’apporto delle persone longeve è quello di trasmettere una memoria che conserva l’esperienza passata e la restituisce alle generazioni future, arricchita di significati e di senso, in quanto costitutiva di un’identità individuale e collettiva.